Al Bagatto compie 50 anni: tre generazioni e tre stili di cucina

ristorante-al-bagatto_01«Nel lontano 11 novembre 1966 i miei nonni, arrivati dall’Istria, aprirono questo accogliente locale, dove regnava l’ospitalità e si sentiva il profumo della classica osteria. Quì ogni giorno, già all’alba, si stuzzicavano goulash, trippe, polpette e gli immancabili prosciutti di D’Osvaldo, accompagnati dai calici di vino spillati direttamente dalle grandi botti dietro al banco».

Roberto Marussi racconta le origini de “Al Bagatto”, il ristorante di via Cadorna a Trieste che ha festeggiato i suoi primi 50 anni. Un traguardo importante che ha visto appunto succedersi di tre generazioni e tre stili di cucina differenti.

«Quando nel 1980, mio padre Gianni iniziò la sua gestione – continua il racconto Roberto -, lo trasformò in uno dei primi ristoranti di pesce di qualità della città, mantenendo la cucina classica triestina. Costruì un frigo vini, dove tutt’ora possono rinfrescarsi circa 1500 bottiglie, e poi creò una carta degli olii, che in quegli anni era sicuramente una novità. Con queste intuizioni ed innovazioni, incominciò a far conoscere il nome de “Al Bagatto” fuori Trieste. Così tra attori, politici, sportivi, entrò con grande orgoglio nell’olimpo della ristorazione regionale».

«Il mio percorso iniziò qui sin da piccolo, in mezzo ai tavoli, dove oramai era già scritto l’arrivo della terza generazione. Dal 2009 ho preso, da solo, in mano questo ristorante, giovane e determinato, ho trasformato piano piano la nostra cucina in un qualcosa in più – spiega Roberto Marussi -, cercando i prodotti stagionali e del territorio, ricercando accostamenti e piatti originali, per far provare emozioni e gusti nuovi, questo grazie anche ai nostri chef che hanno saputo e voluto affiancarci in questo meraviglioso percorso».

«Tre anni fa, sulla guida enogastronomica Magnar Ben, ricevemmo il premio come Miglior Ristorante di pesce dell’Alpe Adri – ricorda il titolare de “Al Bagatto” – è stata una gioia indescrivibile, che ancora oggi la ricordo con grande emozione».

«Nel ringraziare voi tutti della fiducia e calore dataci in 50 anni, ho pensato di omaggiare, per chi verrà a cena citando “Al Bagatto 50”, di un piccolo regalo da portare e gustare a casa. Quest’anno oltre a festeggiare mezzo secolo di ristorazione – conclude Marussi -, a Natale arriverà la terza erede e chissà, se qualcuno dei miei figli, continuerà poi la storia del Bagatto…».